Un’Immersione Estetica è una visita guidata assolutamente non convenzionale che presuppone l’esplorazione di una serie di luoghi culturali e naturali, seguendo un fil rouge tematico di volta in volta diverso. L’intento è quello di offrire una concreta esperienza di apprendimento integrale, fondata sull’importanza della dimensione estetica dell’educare.
Immergersi è, per noi, darsi la possibilità di percorrere il paesaggio naturale e culturale esplorando insieme sentieri nuovi, in grado di varcare la dimensione del “non luogo” di Augé per solcare il mare immenso del Luogo, ovvero della consapevolezza dell’esserci, nel qui e nell’ora del nostro cammino relazionale. La parola Estetica deriva dalla radice greca aish e dal verbo aisthanomai, il quale vuol dire “rapportarsi a qualcosa attraverso i sensi”.
La dimensione estetica, dunque, va contro l’anestesia del non-luogo quotidiano: l’esperienza che parte dalla sensorialità, dalla sensibilità, dall’emozione, dall’ascolto autentico del Mondo, dal Gioco e dal confronto creativo. Si tratta infatti di conoscere passando attraverso le modalità proprie delle arti. Per sviluppare l’interpretazione e l’intuito c’è bisogno dell’incontro tra corpi, della relazione con il mondo e con l’Alterità. Tutto ciò che andiamo ad esplorare attraverso le nostre Immersioni ha potenzialità di essere esperienza Estetica pura e dunque di andare a puntare sulla possibilità di Creare un Incontro autentico, personale e comunitario, con le Cose del Mondo.
Molteplici sono le modalità attraverso cui la memoria può essere veicolata. Una di queste riguarda la dimensione della corporeità, il corpo inteso nelle sue diverse accezioni che possono essere così esemplificate: “Io ho un corpo”, “io sono un corpo”, “il Corpo è”.
La prima riguarda il “corpo anatomico” (korper), inteso nella sua forma biologica così come è stata studiata dalla medicina occidentale. La seconda ci parla del “corpo vissuto” (leib), indissolubilmente legato alle esperienze del soggetto vivente. La terza, infine, concerne il “corpo testimone” del vissuto collettivo dell’umanità, in continuità psico-somatica tra passato e futuro, luogo di memoria e connessione tra la comunità dei vivi e il mondo dei morti.
Francesco Ferrante, Chiara Fronticelli Baldelli & Jona Franchini
29 Gennaio 9.45-16.30
A persona: €10,00
Bologna.
Ritrovo e partenza: 9.45 c/o Porta San Donato.
Conclusione e arrivo: 16.30 presso il Parco della Zucca.
Portare pranzo al sacco. Ci sarà una pausa pranzo dalle 12.30 alle 14.00 (possibilmente all’aperto).
L’uomo mortale, Leucò, non ha che questo di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia.
Cesare Pavese “Dialoghi con Leucò” 1947